CARRELLO
Subtotale

 

Bottega Veneziana è specializzata nella creazione, riproduzione e restauro di lampadari Rezzonico in vetro di Murano. Arrediamo la tua casa con lampadari unici ed esclusivi, creati dalle sapienti mani dei nostri artigiani del vetro e fatti su misura per te.

Un lampadario Rezzonico Murano può cambiare radicalmente l’aspetto degli spazi di una casa attraverso il gioco di colori e di luce, contribuendo a rendere accogliente l’ambiente. Il lampadario Rezzonico non invecchia mai, ma acquista valore nel tempo, diventa “Vintage”: in esso si fonde estetica e funzionalità, illumina e arreda rendendo lussuosa la tua casa. Un lampadario esclusivo per chi vuole creare ambienti ricercati e di grande pregio.

Un esempio di come lampadario Rezzonico possa contribuire a creare atmosfere affascinanti: lo Studio di Architettura Caruso St. John con base a Londra e Zurigo ha recuperato e ristrutturato uno chalet svizzero in una efficace combinazione di arte, design e architettura. Nel salone a doppia altezza si erge il nostro modello Rezzonico ROSSO : tre lampadari realizzati nella fornace di Bottega Veneziana che si stagliano sull’originale contrasto creato con il pavimento anch'esso di colore rosso e le grandi losanghe marroni e bianche che coprono pareti e soffitti. Un effetto di antitesi magistrale dove colori e stili si contrappongono e si integrano creando un ambiente retro ed esclusivo. L'articolo è stato pubblicato nella prestigiosa Rivista di Design e Architettura DOMUS

Il lampadario in vetro di Murano continua ad essere ancora oggi il riferimento per quei progettisti raffinati che interpretano con gusto e sensibilità contemporanea le esigenze dei propri clienti. La fornace di Bottega Veneziana accoglie le nuove proposte del design contemporaneo proponendo il lampadario Rezzonico TESCHI in vetro grigio fumé che diventa protagonista nella creazione di un ambiente dark e minimalista raffinatissimo.

Il lampadario veneziano più famoso al mondo è fatto di vetro cristallo, con braccia a candeliere e decorato con pendenti e fiori multicolori ed è detto a ciocca. Giuseppe Briati ne fu l’inventore: suo è il lampadario che maestoso e fastoso pende con i suoi 1600 pezzi nella sala del Brustolon nel Museo del Settecento Veneziano Ca' Rezzonico. Questo enorme lampadario fu costruito nel 1730, quando le vetrerie muranesi stavano riprendendo quota nel mercato internazionale dopo la decadenza di fine Seicento, dovuta alla partenza per l'estero di molti maestri vetrai e la reciproca concorrenza dei vetri stranieri, soprattutto del cristallo di Boemia. Briati fu il motore principale di quella ripresa, con la produzione di cristalli “alla maniera di Boemia” e anche grazie all'invenzione dei suoi lampadari, che si diranno, appunto, “alla maniera di Briati”.

I lampadari  Rezzonico vengono realizzati proprio come una volta: la struttura in metallo viene forgiata da artigiani specializzati, ricoperta e adornata di centinaia di pezzi di vetro soffiato nella voluttuosa forma di fiori, frutta e animali con colori squillanti - come il maestoso modello STAR - oppure con decorazioni in finissima foglia oro 24Kt - vedi lo splendido modello EMAUS.

Oltre che dai soffitti di Ca' Rezzonico, a Venezia, dove il magnifico lampadario è arrivato nel 1934, lampadari Rezzonico a ciocca si possono ammirare anche a Palazzo Mocenigo - Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo - e nel Museo del Vetro di Murano. Qui tra i due esemplari, uno “alla chinese” con coppette reggicandela, fiori, foglie, fiocco e pendenti a sfera e grappolo, l'altro “a colonna” di due piani per 24 bracci con finale a testa di delfino e quattro colonne ritorte, troneggia un lampadario Rezzonico con 60 bracci su quattro piani, alto quattro metri per un diametro di oltre due e un peso di oltre 300 chilogrammi. Composto di 356 pezzi fra bacini, bracci, bacinelle, foglie, fiori, cimiero e fiocchi, fu costruito a fine Ottocento appositamente per il Museo del Vetro dai migliori vetrai e vetrerie dell'isola, medaglia d’oro alla prima Esposizione Muranese del 1864, e presentato nel 1867 alla grande Esposizione di Parigi.

Leggi ancora...